In questo articolo andremo ad analizzare brevemente come attirare l’attenzione del nostro pubblico in modo efficace e professionale attraverso le presentazioni.
Zio Google come al solito ci da qualche suggerimento, vediamo subito di cosa si tratta e non perdiamo altro tempo.
Le idee diventano molto più potenti quando vengono condivise, questo lo sappiamo tutti, ma ci sono alcuni passaggi da tenere in mente quando vogliamo comunicare con gli altri in modo costante e allo stesso tempo professionale ed efficace.
Quattro puniti chiave da tenere a mente:
- Creare mappe mentali per esplorare le idee
- Storyboard per dare vita alle esperienze
- Creare una presentazione coinvolgente
- Usare un occhio critico per selezionare le immagini
Come creare mappe mentali per esplorare nuove idee?
Le mappe mentali sono utili per esaminare le idee, cercare associazioni e collegamenti, sono utili per esaminare qualcosa che già conosci o per esaminare un’idea completamente nuova.
Sembra un processo complicato, ma in realtà non lo è, utile per esaminare le informazioni in modo alternativo, vediamo quali suggerimenti ci offre zio Google per districarci in questo processo.
Prendi carta e penna, e già niente fogli elettronici, e comincia a pensare ad una cosa o argomento che conosci bene (in questo caso potresti essere tu stesso).
Scrivi il tuo nome al centro della pagina e cerchialo, parti dal centro verso l’esterno e procedi in senso orario, comincia a pensare ai tuoi interessi, passioni, istruzione ed esperienza lavorativa, vai avanti scrivendo brevemente le cose più significative e collegandole a dei raggi che partono dal tuo nome, cerchia pure queste.
Questo è un esempio di come costruire una mappa mentale di stesso, ti sarà utile per creare delle associazioni, per esempio mentre facevo la mia, mi sono reso conto di quanto ci fosse in comune tra la mia esperienza passata da event planner e il lavoro che svolgo oggi nel digitale.
Puoi fare questo adattandolo al tuo stile, ricorda sempre di mettere al centro l’argomento principale che prendi in esame e poi spezzettalo in piccole altre sottocategorie ti darà una visione più chiara e ti aiuterà ad immaginare nuove varianti, magari nuove idee.
Come creare storyboard per dare vita alle esperienze?
Le storyboard sono l’ideale per esaminare visivamente idee ed esperienze, non è necessario essere grandi artisti gli storyboard servono per esprimere idee.
Sono una sorta di progetto che definisce il processo che ci porterà al raggiungimento dei nostri obbiettivi.
Come ogni strumento di progettazione esistono molti approcci allo storyboard, si potrebbe considerare come un fotogramma della scena di un film, una scena nella quale si racconta tutto attraverso una semplice immagine, oppure una serie di fotogrammi che guidano nel processo passo passo verso il racconto della storia che abbiamo intenzione di raccontare.
Zio Google ci da questi suggerimenti per provare a costruire la nostra:
- Immagina te stesso tra un anno
- Prova a disegnarti e aggiungi un titolo
- Aggiungi una data per avere un punto di riferimento
- Aggiungi le informazioni man mano che vai avanti nel tempo e inserisci la date
- Ogni tanto verifica e analizza se stai andando nella direzione giusta per raggiungere il tuo scopo
Questa operazione ti darà notevoli vantaggi nella progettazione della tua storyboard, che sia personale o a scopi aziendali poco cambia se non il fine per il quale la si realizza.
In ambito aziendale per esempio ci danno la possibilità di elaborare visivamente le idee, confrontarsi con il team di lavoro e comunicare con i diversi interessati.
Come creare una presentazione coinvolgente?
Le presentazioni sono uno degli strumenti più utilizzati nel mondo del lavoro per raccontare risultati, ricerche effettuate e approfondimenti ad altri membri del team, ma lo stesso vale quando vogliamo parlare ad un pubblico diverso: la nostra community, un cliente, ad una conferenza o ad un investitore.
Insomma le applicazioni sono davvero tante, zio Google ci ricorda che saper creare una presentazione visivamente accattivante potrebbe fare davvero la differenza nel rendere la tua esposizione memorabile.
Quando lavori alla presentazione di un progetto vuoi assicurarti che questa resti impressa nella mente di chi la segue e il modo in cui la inizi può determinare come verrà recepita dal tuo pubblico, bisogna catturare subito la sua attenzione e la narrazione è il miglior metodo per farlo.
Lo storytelling è diventato sempre più popolare nei settori commerciali e della progettazione, è una delle competenze più richieste nel mondo del lavoro, in continua crescita.
La narrazione incoraggia l’azione, cattura l’attenzione, motiva e persuade, rende i contenuti riconoscibili e suscita emozioni, ci coinvolge e ci invoglia a volerne saperne di più.
Ecco perché zio Google ci dice che non c’è niente di peggio che scrivere uno storytelling fatto di soli punti chiave in ordine cronologico, sarebbe davvero noioso in effetti.
Cosa completamente diversa invece, quando bisogna presentare un progetto ad un pubblico, durante una conferenza, giusto per fare un esempio.
Se hai un progetto da presentare a zio Google per esempio, 6 minuti è il tempo massimo che ti viene concesso per esporlo.
Ricorda che:
- Non hai molto tempo per attirare l’attenzione di qualcuno
- Lavoro sodo per coinvolgere
- Sintesi, è la parola d’ordine, non sono ammessi logorroici a questo gioco
- 6 minuti di tempo sono abbastanza per presentare un progetto o un idea e colpire nel segno di chi ci ascolta
Potrebbe aiutarti studiare il metodo Pecha Kucha, un metodo inventato in Giappone da alcuni architetti che adoravano ascoltarsi a vicenda, ma che non avevano molto da dedicare a questa pratica.
Quindi hanno creato un formato speciale nel quale ognuno crea 20 diapositive che avanzano automaticamente ogni 20 secondi, in questo modo mentre si parla le diapositive vanno avanti di pari passo, aiutando lo speaker a concludere la sua presentazione in circa 6 minuti.
Potrebbe sembrare semplice quando non si ha nulla da dire, ma non sempre è così, provare per crede.
Usare occhio critico per le immagini
Le immagini rimangono più impresse nella mente rispetto alle parole, ecco perché mentre racconti o presenti una storia è importante mostrare le immagini.
Gli elementi grafici possono aiutarti a raccontare la tua storia in modo efficace e contribuiscono a migliorare le diapositive che contengono testo.
Immagina di dover presentare un case study servendoti solo della scrittura, senza mostrare neanche un grafico, sarebbe uno copy lunghissimo e difficile da assimilare.
Assimilata l’importanza che le immagini rivestono per la nostra memoria visiva, per provare ad individuare quelle più adatte al tuo scopo prova a porti queste domande:
- Quale o quali gruppi di immagini ti permettono di raccontare meglio la tua storia?
- Come puoi usare il testo per migliorare l’immagine?
Se non hai immagini tue puoi usare immagini stock con licenza creativa o usare immagini scaricabili dal web, ma ricorda che qui entra in gioco un fattore importante sia in termini intellettuali, che legali legati al copyright, quindi cita sempre la fonte, chiedi il permesso se necessario e ringrazia le fonti da cui attingi quando usi materiale che non è di tua proprietà.
Puoi aiutarti in questo lavoro utilizzando siti che hanno tool fenomenali per creare presentazioni come il famosissimo Canva.com o TheNounProject.com ,che ha un’infinità di immagini illustrate da potere utilizzare.